28 Marzo 2024
Manifestazioni

30°Trofeo Casa Culturale

10-02-2013 - MANIFESTAZIONI
Dom
10
Feb 2013
orario: 7.30-8.30
dove: San Miniato B. (Org. Pol. Casa Culturale Tel.0571 419493 Cel.340 5906434 Fax 0571 43444

La casa culturale ci ha portato oggi fra le colline toscane. Un continuo sali scendi che ci ha fatto capire quanto e´ bella la nostra regione. Per il trentennale, ci e´ stata proposta anche un 30km che abbiamo percorso con tanto piacere. Tanti km nella gambe ma appagati dalla giornata soleggiata. Bellissima la vista su San Miniato dalle colline.....................................................................................................................................


San Miniato e la 30x30x3x3x3(e 19)
Quella di stamani pare una formula. Forse magica, di sicuro faticosa.

30 come gli anni del Trofeo Casa Culturale.

30 come i km che si sono percorsi oggi.

3 come le corse di 30 km fatte dall´inizio di questo 2013.

3 come i gradi che hanno reso l´aria frizzante, nonostante la mattinata assolata.

3 come le ore che ci ho messo a correrla tutta. (19 sono in minuti in più).

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Chiedo subito scusa per le brutte foto che ho scattato. Avevo la digitale impostata male e non me ne sono accorto.

Ho reso San Miniato, ed i suoi splendidi dintorni, meno belli di quello che lo sono veramente.

Vedrò di rimediare con questo resoconto.

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Arrivo a San Miniato Basso e perdo un po´ di tempo per trovare parcheggio. Sembra di stare il giorno di Natale in Vaticano.

I primi saluti, m´iscrivo, mi streccio, e alle 8.36 parto per l´avventura 30x30.

Corro per scaldarmi, e per i primi 5 km ho la media di 5.20 a km, malgrado la solita perdita di tempo per fare il timbro e le prime leggere salite.

I primi tratti sono all´opposto della corsa di fine anno che si era svolta a La Scala. Dove c´era la discesa finale, adesso si è rivoltata in una salita interessante.

Via Landeschi ne è la prima vera. Spezzata dal ristoro e da quel tè tiepido che oggi sembra più buono del solito.

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Stamani non mi aspetto grossi tratti di sterrato, e tantomeno di bosco. Mi sta bene il duro, ma assolato asfalto.

Non mi sono vestito pesante (felpina, antivento, corsari, copricollo, e copricervella), che sembro un semaforo lampeggiante.

Ho timore di soffrire il caldo (!) quando il sole (potrebbe) farsi sentire.

Corro discretamente, e mi aspetto le asperità di questo percorso sanminiatese, con tutta la tranquillità possibile.

Porto in saccoccia la digitale, e sono pronto a immortalare i paesaggi invernali investiti dalle migliaia di passi che mi hanno preceduto.

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Malgrado la mia partenza oltre il limite consentito, riesco ad incontrare molti podisti. Segno che la trenta chilometri e la voglia di sole, aumentano il piacere e il desiderio di correre, non solo a me.

Pochi chilometri di discesa e intravedo con la coda dell´occhio la Pieve di Corrazzano.

Esco dal percorso per trovare un angolo suggestivo e fare un paio di scatti. Poi scendo e mi avvicino ad osservarla meglio.

Un po´ mi ricorda quella salita bollente che trovai nella mia prima Pesticciata. La versione Light del 2008. Mi sentivo cuocere la testa e le budella.

La Pieve in se stessa è ammirevole, ma come buona parte dell´Italia storica, necessita di restauri e di manutenzione.

I viali di cipressi circostanti sono uno spettacolo per gli occhi.

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Giungo davanti allo stadio di Corrazzano, al secondo ristoro, e la provinciale che segue l´avrei evitata con piacere.

La gioia è stata quella di trovare i soliti scherzosi amici del Ponte. L´Ovosodo Baggiani è di colpo avanzato negli anni. Con un balzo spazio-temporale è diventato una bionda e reumatica vecchietta.

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Svolto a destra e inizia la salita del piccolo Stelvio. Gira che ti rigira è un tratto Zen, quasi romantico, ma non ammette distrazioni: c´è da salire e basta.

Quasi due ore di marcia, e come evidenzio dalla foto, ci sono 12 km da percorrere ancora.

Collebrunacchi, e poi la discesa.

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Il gruppetto di mucche mi attende al solito posto. Immobile come ogni volta che ci passo vicino. Sono alla Borghigiana. Sto pensando alla risalita verso San Miniato. Ristoro, e Tiberio (nascosto in macchina), avverte "che la Mota sta per arrivare".

Zig e zag, salgo, scivolo un po´, ma la dolce Cristina, mi consiglia di passare fuori dal sentiero. Cosa che faccio, e riesco ad evitare l´impantanamento.

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In via Roma rischio di essere travolto da un auto rossa che pare una Ferrari. Alla facciazza della città Slow!

Credevo di scendere verso sinistra ed invece, mi attende la sorpresa delle scarelle.

Corsettina romantica, fino al piazzale della Misericordia.

Altro svincolo dal percorso per immortalare la lontananza. Piazza del Popolo, e via Battisti.

Scendo in via Moro, e in un pezzetto di sterrato saluto Enrico Enock.

Tra un gira di quà e svolta di là, arrivo dietro la Casa Culturale, con l´Arco Rosso ancora eretto, ed il ritiro del pacco.

Queste ultime mie righe sembrano uscite da un film porno.

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3h19.13 per 29,620 km, con una media da fotografo di 6.44 a km. Nonostante le alture non ragguardevoli, ho raggiunto un dislivello totale di + 658 metri. Niente male.

Fettunte, parlantine e ricordi mi fanno concludere la mattinata.

Loris Neri - Podistica Galleno

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Di ENRICO ENOCK

Miniato Febbraio 2013

Aria sottile

accoglie passi nuovi.

Parole sommesse

attendono l´Alba.

Accompagnano la Fatica.

Abbracciano l´Anima.

Le Ombre

rischiarano

nella Leggerezza del Divenire.

Good Walking! Le Aquile Mattiniere

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