23 Aprile 2024
Manifestazioni

15° Sgranchita Scalese

29-12-2019 - MANIFESTAZIONI
Dom
29
Dic 2019
orario: DOMENICA 29 DICEMBRE Part. Ore 8.00 - 8.30
dove: La Scala di S.Miniato Org. Circolo Arci Nova (Guerri L.) Tel. 0571 464322 Cell. 338 5667965

LA SCALA - SAN MINIATO

E stato un buon recupero la manifestazione di questa mattina alla Scala dopo la sospensione di Domenica 22 per le cattive anzi bruttissime condizioni meteorologiche Molta affluenza di podisti per questa 15° edizione della "SGRANCHITA SCALESE"
organizzata dai soci del circolo "ARCI NOVA" Precorsi al novantanove per cento tutti asfaltati , onde evitare brutte sorprese da parte del Tempo , che invece si è dimostrato benevolo, dandoci una mattinata molto fredda ma con uno splendido sole che man mano che sorgeva riscaldava tutto l'ambiente e tutti noi podisti molto infreddoliti .2-5-10 e 15 questi i chilometraggi ben organizzati che ci hanno portato fino in cima alle colline dove e situato di San Miniato
Il nucleo originario della città risale all'VIII secolo: un gruppo di longobardi, secondo un documento originale datato 713 e conservato nell'Archivio Arcivescovile a Lucca, si stabilì su questo colle ed edificò una chiesa dedicata al martire Miniato. Federico II di Svevia eresse nella città la rocca e vi fece risiedere il suo vicario per la Toscana. Per questa origine germanica la città, di tradizione ghibellina, fu chiamata per tutto il medioevo come San Miniato al Tedesco, nome che è rimasto in uso anche nei secoli successivi.

Dopo aver siglato la pace con Firenze il 31 dicembre 1370, San Miniato adottò il calendario fiorentino in sostituzione di quello pisano e mutò il nome in San Miniato al Fiorentino, e poi semplicemente San Miniato.[4]

Nel 1622 ottenne la cattedra vescovile e quindi la diocesi: fino ad allora faceva infatti parte della diocesi di Lucca.

Il giovane Napoleone visitò San Miniato per ben due volte. La prima fu per avere l'attestato di nobiltà della propria famiglia: i Buonaparte di Aiaccio avevano infatti lontane origini samminiatesi; l'attestato era necessario a Napoleone per poter accedere all'accademia militare francese. Successivamente vi fece ritorno durante la Campagna d'Italia, facendo visita all'ultimo superstite del ramo toscano della famiglia, il canonico Filippo Buonaparte. Una lapide affissa sul palazzo Buonaparte testimonia l'incontro lì avvenuto.

La città rimase nell'orbita fiorentina fino al 1925, quando fu ceduta alla provincia di Pisa[5].

La seconda guerra mondiale lasciò il segno nella città per via della strage del Duomo. Venne altresì distrutta una buona parte delle costruzioni medievali, tra cui la Rocca di Federico II, prontamente ricostruita negli anni successivi.
Signori questo e il podismo ludico motorio che ci fà scoprire e apprezzare il bello del nostro nterritorio con tanta storia alle spalle------------



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